ParmAscolta: “Ma il nuovo, avanza ???”

Mentre il Parlamento sta discutendo sui rimborsi elettorale ai partiti, alla diminuzione del numero degli stessi “eletti” e sulle sorti della nostra nazione …. mentre, da un video su You Tube messo in rete dai Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle,vediamo come i partiti non vogliono rinunciare ai rimborsi anche a favore di una tragedia come il terremoto  in Emilia ….. mentre non abbiamo ancora capito se il Presidente della Provincia Bernazzoli, candidato Sindaco perdente a Parma, abbia veramente rinunciato ai tre mesi di stipendio durante la campagna elettorale …. mentre la Giunta di Parma non è ancora delineata in tutti i suoi aspetti istituzionali e le deleghe mancanti sono in mano al Sindaco Pizzarotti, che ormai ha più deleghe che mani con un sorriso che ostenta sicurezza, forse non ci si è resi effettivamente conto di come la situazione degli artigiani, piccoli imprenditori e commercianti di Parma, si stia avviando verso un vicolo cieco di insostenibilità di esercizio. Basterebbe  fare qualche giretto in più in bicicletta per vedere la desolazione di molte strade con le serrande abbassate, i quartieri fantasma al limite del degrado e della in… sicurezza. E si è destinati a peggiorare con l’Irpef ai massimi livelli, tasse a non finire, affitti esageratamente cari, bollette sempre più alte; varchi restrittivi (cosa ci vuole a spegnerli due ore prima?). Sappiamo che ormai la disoccupazione in ambito nazionale è oltre il 10%, ma quello che spaventa è che quella giovanile è abbondantemente oltre la soglia del 30%. E’ pur vero che molte persone senza lavoro mirano ad un posto sicuro e magari non accettano di intraprendere e imparare una attività artigianale come il falegname (come recitava un articolo uscito recentemente su un quotidiano on line) ma come dar loro torto?. Tornando alla nostra realtà cittadina, mai vorremmo essere disattesi dal “nuovo che avanza”, il  movimento” 5 stelle”  considerando la scommessa vinta alle ultime amministrative e per questo ci rivolgiamo all’Assessore alle Attività Produttive, Commercio e Turismo Cristiano Casa: “Capiamo che non sia semplice assumersi la responsabilità amministrativa di un settore e di una città in crisi, capiamo le difficoltà di entrare nei meandri della macchina comunale, capiamo che Ella sia alla sua prima esperienza, ma voglia  capire  che è giunto il momento di passare ai fatti  e, a nostro modestissimo parere, vorremmo consigliarLe di ascoltare chi, sul campo, ha fatto l’esperienza giusta per venirLe in aiuto”.
Ormai le parole e i risolini non bastano più, occorre agire e subito senza continuare a temporeggiare e prendere in giro, ed essere davvero trasparenti, perché qui di trasparente a tutt’oggi si vedono solo i vetri della “Bormioli”.

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3 risposte a ParmAscolta: “Ma il nuovo, avanza ???”

  1. mario D ha detto:

    Pienamente d’accordo sul problema preoccupante del commercio di prossimita’ e dell’artigianato.
    Occorre togliere completamente l’imu ai locali sfitti per non vederli svenduti in poco tempo ai mc donald, ai kebab agli empori cinesi e alle mafie, tipologie che con Parma citta’ dell’arte della musica e della buona tavola, di cui noi parmigiani tanto ci vantiamo, non hanno nulla a che vedere.
    Altre due considerazioni:
    Prima.
    I giovani non vogliono fare lavori manui perche’ percepiti come degradanti e socialmente squsi alificanti, ma questa idea sono loro giovani che l’hanno dal momento della nascita, al punto che la prima parola che proferiscono non e’ mamma, ma voglio fare l’avvocato, o sono i genitori che questa idea gliela inculcano in testa per tutta la loro infanzia e adolescenza?
    Seconda considerazione

  2. mario D ha detto:

    Seconda considerazione
    Tutti parlano della crisi e l’unica soluzione che sembra praticabile sembra siano i tagli, al punto che oggi si giustifica anche il licenziamento delle persone e se poi finiscono sotto un ponte o si suicidano non importa a nessuno, ma non ci viene da chiederci se forse la nostra crisi dipende dal fatto che importiamo troppo dall’estero?
    Una nazione che si e’ sempre vantata della sua eccellenza nella produzione automobilistica al punto che abbiamo la Ferrari, ma e’ ok se poi il 70% delle auto che circolano in italia sono straniere? Quando se vai a vedere in Francia e’ invece il contrario?
    Quindi oltre ad aggredire i mercati esteri, cosa che vedo un po difficile visto che non investiamo in ricerca, ma per limitare gli effetti della crisi non dovremmo produrre di piu’ italiano e soprattutto consumare di piu’ italiano?
    Ed importare soltanto da quei paesi che hanno costi di produzione e di manod’opera pari ai nostri?
    Se e’ stato creato l’euro e l’europa e’ un mercato di scambio merci addirittura superiore agli stati uniti allora non si dovrebbe incrementare lo scambio merci tra paesi europei?
    Terza e ultima considerazione sull’imu e irpef
    il costo.della vita e’ quadruplicato negli ultimi 30 anni e raddoppiato negli ultimi 10 al punto che le famiglie italiane non arrivano nemmeno al 15 del mese come fanno a pagare un imu triplicata rispetto.all’imu precedente?
    Una tassa che ricadra’ anche su chi la cada non la ha perche’ portera’ a cascata un aumento dei costi dei beni e servizi.
    Se di 100 euro di tasse versate ne rimangono sul territorio soltanto 4 si doveva mettere anche l’imu? Ci sono 500 miliardi tra sprechi corruzion ed evasione dai quali monti puo prelevare i 20 miliardi di tutta l’imu e pare che anche la cee o l’ocse abbia indicato a monti di non applicare l’imu ma di tassare al 30% i capitali italiani in svizzera con un accordo come han gia’ fatto l’Inghilterra e altri paesi.

  3. mario D ha detto:

    Quarta considerazione.
    I pensionati italiani che percepiscono la pensione dallo stato italiano in parte ricavata con le tasse delle aziende italiane non dovrebbero sentirsi in dovere di acquistare prodotti e auto italiane sia per mantenersi la pensione e per garantire il lavoro ai loro figli chr queste auto italiane le producono?

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